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Tipo di Struttura

RIFUGIO

Posti Letto

20

Altitudine ( mslm )

1.389

Regione

TOSCANA

Provincia

Firenze

Comune

San Godenzo

Telefono

+39.338.3269011

Sito Internet

Indirizzo Mail

Mesi di Apertura

Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
CHIAVI A RICHIESTA

Il Rifugio le Fontanelle si trova nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna a 1.389 m. di quota. È all’interno dell’Alpe di S.Benedetto, un complesso forestale di proprietà regionale gestito dall’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve.

Il rifugio è raggiungibile a piedi, in bicicletta o a cavallo.

A piedi: si arriva con una camminata di 20 minuti dalla sbarra, per la strada carrabile della forestale ( vedi cartina) Oppure dalla fonte del Barbotto - dove c’è anche un bivacco - provenendo da S. Godenzo/Castagno d’Andrea. Si parcheggia al Barbotto e si percorre la strada carrabile che passa attraverso le “foreste sacre” per arrivare a Piancancelli, dove troverete le indicazioni per arrivare al Fontanelle.

In auto: dopo aver lasciato il Passo della Calla in direzione Fangacci-Burraia, si prosegue dopo “la Capanna” e poco dopo – prima di arrivare a Piancancelli – si trova sulla destra la strada carrabile che porta alla sbarra dove è possibile parcheggiare l’auto. Si prosegue a piedi per 20 minuti circa e si arriva al rifugio.

L’auto può essere parcheggiata anche ai Fangacci.

Abbiamo scelto di dare valore al camminare, al tempo ritrovato, al viaggio di chi non lascia tracce e sa distinguere il superfluo dal necessario.
Offriamo alloggio in camerate, bagni con doccia e una cucina con prevalenza di prodotti biologici ed equosolidali, con prezzi contenuti.
Il nostro progetto non ha un intento commerciale, ma di condivisione, educazione e costruzione di reti di camminatori.

Cibo biologico
Non ci riconosciamo nei rifugi in cui si mangiano prodotti in scatola, di bassa qualità e provenienti da industrie lontane. Vogliamo al contrario promuovere i cibi biologici e biodinamici, il più possibile provenienti dal territorio circostante (a km zero) oppure, dove non è possibile, dal Commercio Equo.

Sport e corsi
Ci proponiamo di valorizzare l’arte di camminare e gli sport invernali. È in cantiere l’organizzazione di alcune esperienze di formazione su temi diversi: escursionismo, escursionismo con le ciaspole, sicurezza in montagna, riconoscimento piante officinali e a uso culinario, produzione in casa di sapone, camminate meditative, settimane di immersione nella natura. Saranno tenuti da docenti di prim’ordine con cui abbiamo già avviato rapporti di collaborazione.

Economia alternativa
Per gli ospiti del rifugio intendiamo organizzare esperimenti di economia non monetaria (ospitalità in cambio di lavoro, economia di scambio, campi di lavoro).

Relazioni col territorio
Crediamo nelle reti, nella collaborazione e nella cooperazione, nella salvaguardia degli antichi mestieri e nell’importanza di tramandarli alle future generazioni. Una particolare attenzione sarà data al rapporto con la bio-regione, costruendo reti di relazioni con persone del posto, contadini, pastori, gestori di altre strutture turistiche, amministrazioni locali.

Ecosistema rifugio
I sentieri saranno tenuti puliti ed eventualmente segnati, se il CAI avrà bisogno di una collaborazione. Organizzeremo giornate di pulizia e manutenzione sentieri in cui promuovere la partecipazione di volontari. La presenza costante di escursionisti consapevoli e attenti come i nostri soci e ospiti garantirà un controllo per la tutela ambientale e un deterrente per tutte quelle azioni illegali che spesso si sviluppano in mancanza di presenze umane (bracconaggio, taglio illegale, percorrenza di sentieri con mezzi motorizzati non autorizzati, raccolta dei frutti del sottobosco, ecc.)

Sicurezza per gli escursionisti
La presenza dei gestori per alcuni periodi dell’anno garantirà una sorveglianza anche per quanto riguarda la sicurezza degli escursionisti, grazie alla registrazione della meta di chi passa e alla possibilità di lanciare un eventuale allarme al Soccorso Alpino.