Informazioni sull'Appennino
Il rilievo siculo può essere considerato la continuazione della catena appenninica al di là del breve tratto di mare dello Stretto di Messina; affonda nel Mediterraneo (Canale di Sicilia) per riemergere nell'Africa Settentrionale da Capo Bon (Tunisia) al Marocco, con la catena dell'Atlante. È da qualche tempo sempre più noto usare il nome Appennino Siculo.
Essi sono completamente in territorio italiano se si eccettua il Monte Titano appartenente alla Repubblica di San Marino.
A paragone con l'altro sistema montuoso italiano, le Alpi, gli Appennini hanno una diversa conformazione ed una altezza inferiore. L'appennino è formato in prevalenza da rocce calcaree dure e da argille molli; solamente la Sila e l'Aspromonte sono costituiti da rocce granitiche. La cima più alta è il Corno Grande, nel Gruppo del Gran Sasso (Abruzzo) che raggiunge i 2.912 metri di altitudine sul livello del mare.
Anche il paesaggio naturale appenninico, con la diversità delle rocce e del clima appare molto differente da quello alpino. Gli appennini hanno un aspetto uniforme: in genere le cime appaiono tondeggianti e lento il declivio dei due versanti, tirrenico ed adriatico. Spiccano solo le ardite forme dei gruppi di compatta roccia calcarea d'Abruzzo (Gran Sasso) e quelle tronco-coniche dei vulcani dai crateri ormai spenti e attualmente occupate da laghi (colli Albani); o di quelli attivi (Campi Flegrei, Vesuvio) del versante tirrenico.
Le vallate appenniniche sono spesso impervie, perché soggette in molte regioni a frane e scoscendimenti. Data infatti la composizione prevalentemente argillosa del suolo e in conseguenza pure del disboscamento dei tempi passati, le acque di superficie agiscono rovinosamente: scavano solchi (calanchi), rendono inabitabili vaste superfici e provocano lo slittamento di interi pendii, che nei periodi di pioggia si trasformano in pericolosi fiumi di fango.
La catena appenninica divide la superficie della Penisola in due versanti: tirrenico ed adriatico, differenti tra loro sotto molti aspetti. La più appariscente è data dall'asimmetria dei due pendii: quello adriatico è breve, quello tirrenico è ampio.
I numerosi e facili valichi che permettono di passare, ad altezze quasi sempre inferiori ai 1.000 m, dall'uno all'altro versante, vengono indicati nella parlata locale, secondo le loro forme caratteristiche, con i nomi di passo, bocca, forca, portella e gola.
Negli Appennini è presente un solo ghiacciaio, il Calderone sul Gran Sasso, ma numerosi glacio nevati, nevai e qualche glacieret.